Torino, 29 novembre 2014
Torino 32 – Concorso
Internazionale
Lungometraggi,
composta da
Ferzan Ozpetek,
Geoff Andrew,
Carolina Crescentini,
Debra Granik e
György Pálfi assegna
i premi:
di Gábor Reisz (Ungheria, 2014)
N-Capace di Eleonora Danco (Italia, 2014)
una menzione speciale a quest’opera
prima perché dimostra di essere una grande
promessa per il futuro e perché ci ha colpito
emotivamente e intellettualmente con un ritratto,
così lirico e penetrante, dell’Italia di oggi.
The Duke of Burgundy di Peter Strickland (UK, 2014)
Felix & Meira di Maxime Giroux (Canada, 2014)
di Shulem in Felix & Meira di Maxime Giroux
(Canada, 2014)
N-Capace di Eleonora Danco (Italia, 2014)
le persone intervistate dalla regista, incluso suo
padre. Abbiamo apprezzato i loro contributi al film,
che sono divertenti e onesti e che ci hanno insegnato moltissimo.
What We Do in the Shadows di Jemaine Clement e
Taika Waititi (Nuova Zelanda, 2014)
di Gábor Reisz (Ungheria, 2014)
Marek Hovorka, Fred Keleman
e Jean-Baptiste Morain, assegna i seguenti premi:
Endless Escape, Eternal Return di
Harutyun Khachatryan (Armenia/Olanda/Svizzera, 2014)
elementi più autentici del cinema e
il loro uso consapevole e attento, il regista avvicina
il pubblico al flusso mutevole della Storia e
lo porta quasi a contatto fisico con la realtà.
Attraverso la profonda bellezza delle immagini,
l’uso del tempo, dei suoni atmosferici e della musica,
la solitudine dell’essere umano in questo
mondo trascende a un livello metafisico che
connette il pubblico con la nudità dell’essere umano,
la sua ricerca e la sua lotta per la felicità,
la libertà e il desiderio di essere comunità.
Internazionale.doc a: Snakeskin di Daniel Hui
(Singapore/Portogallo, 2014)
il regista verso la sua ricerca della verità e
di un cinema immaginifico capace di raccontare
la complessa storia del suo paese, piena
di fantasmi. In “Snakeskin”, Daniel Hui riesce
a creare un’atmosfera che permette al pubblico
di entrare nella realtà spirituale di quella regione.
da Maria Bonsanti, Jacopo Quadri e Marco Santarelli,
assegna i seguenti premi:
collaborazione con Persol (€ 5.000) a: Rada di Alessandro
Abba Legnazzi (Italia, 2014)
di raccontare e confrontarsi in uno spazio
cinematografico con storie di vita e personaggi.
24 heures sur place di Ila Bêka e
Louise Lemoine (Francia/Italia, 2014)
si inscrive nella tradizione cinematografica
riuscendo ad attualizzarla con generosità
nello stile e nel contenuto.
Silvia Calderoni, Niccolò Contessa e Rä Di Martino,
assegna i seguenti premi:
(€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:
riappropriazione e rielaborazione
di immagini trovate, che diventano inaspettatamente
flusso narrativo, componendo
un collage urbano dove il presente si trasfigura
nella visione di un futuro distopico.
Il mare di Guido Nicolás Zingari (Italia, 2014)
coniugare forza dell’immagine e delicatezza
dello sguardo, muovendosi fluidamente tra pura
osservazione e spunti drammaturgici.
REGISTI NATI O RESIDENTI IN PIEMONTE
in collaborazione con
La Stampa – Torino Sette a:
Gianluca Matarrese (Francia, 2014)
film senza età attraverso
uno sguardo innocente e sentimentale.
Alberto Castellano
e Eithne O’Neill assegna il Premio per il Miglior film a:
un originale senso di realtà,
luogo ed estraneità con estro cinematografico e
una poetica umanità multietnica.
Antonietta De Lillo e Carlo Freccero
assegna il Premio Cipputi 2014 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
intrecciare in maniera non rituale,
storie che si legano in un filo che danno continuità alla
memoria del tempo. Il tutto
con un’idea forte di regia, attraverso la storia di
un personaggio “unico”. Un documentario
che dimostra quanto ci sia bisogno di immagini che facciano riflettere
lo spettatore.